INAIL

In Umbria il primo semestre 2025, le denunce di infortunio sul lavoro sono diminuite del 4,8% rispetto all'anno precedente, ma il numero dei morti sul lavoro è aumentato, rendendo la regione una delle più a rischio in Italia per gli infortuni mortali.

L'aumento dei decessi ha generato allarme, focalizzando l'attenzione sulla necessità di investire in prevenzione e formazione continua, soprattutto nei settori dell'Industria e dell'Agricoltura.

 

DATI SUGLI INFORTUNI (Primo Semestre 2025)

  • Totale denunce (Gennaio-Giugno 2025): 5.125 denunce, circa 200 in meno rispetto allo stesso periodo del 2024(5.372).
  • Distribuzione geografica: La diminuzione riguarda principalmente la provincia di Perugia.
  • Settori: Calo degli infortuni in complessivo, ma aumentano delle denunce mortali.

 

DATI SUGLI INFORTUNI MORTALI (Primo semestre 2025

  • Decessi: Si sono registrati 14 decessi in Umbria, rispetto agli 11 dello stesso periodo del 2024.
  • Posizionamento Regionale: L'Umbria è stata classificata "zona rossa", tra le regioni con l'incidenza più alta di morti sul lavoro.
  • Settori: I settori più colpiti dai decessi sono Industria (12 vittime) e Agricoltura (2 vittime), con particolare riferimento a Trasporti e Magazzinaggio.
  • Fasce di età: La fascia di età più colpita è quella tra i 55 e i 59 anni.

 

CAUSE E STRATEGIE

  • Fattori di rischio: I fattori principali legati agli infortuni mortali includono le attività dell'infortunato, l'uso di macchine e utensili, e l'ambiente di lavoro.
  • Prevenzione: L'INAIL e le autorità regionali puntano sulla formazione continua e la stipula di convenzioni con gli enti bilaterali per portare la sicurezza direttamente nelle aziende.

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