RINNOVO CCNL

 

OR.S.A. Trasporti Autoferro-TPL

 

PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL 2024-2026           Area Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobiltà TPL)

 

PREMESSA

Gli avvenimenti sociali degli ultimi anni hanno evidenziato la necessità di aggiornare, in diversi settori lavorativi nazionali, le regole del lavoro.

In particolare per i settori di pubblica utilità è palese il dover porre maggiore attenzione, nei contratti nazionali di riferimento, alle mutate esigenze sociali, organizzative, economiche e ambientali derivanti dai rapidi e molteplici cambiamenti avvenuti nel recente passato e ancora oggi in atto nel mondo del Lavoro.

Il settore Trasporti, vista la notevole importanza strategica nel contesto socio-economico italiano, sicuramente rientra in quegli ambiti lavorativi cui dare regole e indirizzi programmatici in grado di garantirne in primo luogo la sostenibilità, economica e organizzativa ma anche ecologica e sociale, tanto per gli operatori/operatrici settoriali quanto per le imprese e gli stessi utenti, il cui diritto alla mobilità, non a caso, è garantito dalla stessa Costituzione Italiana.

Il rinnovo del CCNL di categoria assurge quindi oggi, ancora più di ieri, a ruolo di strumento fondamentale per il raggiungimento di una possibile omogeneizzazione e uniformazione delle differenti, confuse e quanto mai molteplici e dispersive regole che ne governano l'andamento.

Le recenti analisi sul settore, fatte dalle stese Associazioni Datoriali, riportano dati certamente non incoraggianti per le Aziende operanti, come, del resto, quelli pubblicati dalle Parti Socilai confermano, anche per le maestranze, enormi e crescenti difficoltà.

Il contesto socio-economico europeo e più in generale quello mondiale ci impongono cauto ottimismo per il medio periodo, con previsioni non proprio rassicuranti vista la forte dilatazione delle tempistiche necessarie al raggiungimento della tanto sospirata ripresa.

In buona sostanza c'è ancora tanto da fare prima di poter realmente assistere al miglioramento che tutti auspichiamo ma che, a causa dell'avvento di ulteriori vicissitudini minatorie come il conflitto russo-ucraino e le conseguenze da esso derivanti, viene spostato sempre più in là nel tempo restando, al momento, fissato all'orizzonte.

Tale oggettiva situazione però, non sembra coincidere con gli interventi manutentivi apportati finora alla contrattazione collettiva nazionale di settore che, considerando anche l'ultimo rinnovo, sembrano distanti dall'intenzione di allineare le esigenze dei Trasporti alle tante problematiche presenti oggigiorno nel mondo del Lavoro.

Vero è che si è aperta la discussione sul Lavoro povero e sulla necessità di un salario minimo di categoria, peraltro già un uso in diverse nazioni europee, ma la pochezza delle risorse destinate, chiaro sintomo di una scarsa volontà e attenzione della politica nazionale e l'assenza appunto di regole moderne e comuni, nel frattempo continuano velocemente a livellare verso il basso il sistema Lavoro in Italia e in buona parte d'Europa.

In un panorama così allarmante i primi a pagarne le conseguenze sono proprio quei Lavoratori e quelle Lavoratrici che operano nel pubblico, oltre che nel privato, che ormai da decenni vedono le proprie retribuzioni immobili o con aumenti tabellari dei salari così esigui da non riuscire a coprire neanche i dati inflazionistici correnti e, tanto meno, i flussi al rialzo dei beni di prima necessità.

La riapertura della discussione sul rinnovo contrattuale di categoria deve partire da un punto fermo acclarato, secondo OR.S.A. Trasporti Autoferro TPL, cioè porre il Lavoro e i Lavoratori al centro del dibattito tra le parti; questo, inevitabilmente , presuppone riflessioni contestualizzate e getta le basi per la riapertura del confronto anche sul CCNL unico di settore, meglio conosciuto come CCNL della Mobilità.

Tale progetto di armonizzazione contrattuale, già delineato per i primi quattro punti da un documento condiviso e sottoscritto nel 2009, può e deve rappresentare un passaggio fondamentale  per la definizione di regole moderne e comuni per tutti i Lavoratori e Aziende.

Si tratta di credere e lavorare concretamente all'unificazione normativa tra il CCNL delle Attività Ferroviarie  e quello degli Autoferrotranvieri e Internavigatori, che sia capace di trascinare l'intero settore verso una migliore governabilità economica e organizzativa, con evidenti benefici sociali per gli utenti e per gli operatori settoriali, ma anche in grado di ripagare le imprese nel medio-lungo periodo, attraverso un minor costo d'esercizio e una migliore possibilità di gestione delle risorse umane.

La realizzazione di questo progetto, così ambizioso quanto improrogabile, porterebbe reali vantaggi in ottica di maggiore omogeneità di regole e quindi, una migliore organizzazione del Lavoro; una più ampia offerta di servizi per il cittadino e quindi, una maggiore inclusività per le aziende; un migliore e più chiaro orientamento nei moderni processi di riassetto settoriale e quindi , nuove potenzialità per le imprese; una efficace valorizzazione sia dell'innovazione sia della qualità del Lavoro oltre che dei servizi offerti e quindi, notevoli ricadute positive nel rapporto vita-lavoro per le maestranze ma anche una nuova spinta nel rapporto presenza-produttività in ambito lavorativo.

In ultimo, ma non per importanza, è chiaro che la nascita dell'ANSFISA rende indifferibile la riapertura del discorso sul CCNL Unico della Mobilità, considerando l'esistenza di numerose aziende che offrono servizi di TPL sia su ferro sia su gomma e che, la formazione del Personale e la sua qualificazione, è fatto concreto nelle nuove nazionali e comunitarie come lo sono, del resto, le nuove figure professionali previste dalla stessa Agenzia per la sicurezza. 

Non c'è dubbio quindi, almeno per questa Segreteria nazionale, che il CCNL della Mobilità rappresenterebbe un vero e proprio volano per tutta l'economia italiana poichè, la forte vocazione turistica del nostro Paese e la peculiarità del pendolarismo studentesco e lavorativo nel TPL nazionale, troverebbero in esso uno strumento di potenziamento del trasporto passeggeri, capace cioè di proporre servizi intermodali maggiori, di contenerne i costi, di mirare a una reale sostenibilità ecologica e di abbatterne i tempi di spostamento anche attraverso le ottimizzazioni delle relazioni di traffico e della velocità commerciali.

Un'unica normativa collettiva di riferimento consentirebbe, inoltre, di far cessare l'attuale ed eccessiva corsa al ribasso negli appalti dei servizi di trasporto, pratica che riteniamo inaccettabile oltreché controproducente, così come risultano non più accettabili i massicci ricorsi alle esternalizzazioni e ai sub-affidamenti dei servizi o alle tanto decantate gare pubbliche fondate sul massimo ribasso che in particolare per i Lavoratori e le Lavoratrici dei servizi complementari e connessi ai Trasporti, finiscono per sviluppare  impoverimento e precarietà tra le maestranze e l'abbattimento degli standard qualitativi offerti alle imprese appaltanti e quindi ai cittadini fruitori finali del servizio.

Negli anni abbiamo invece assistito a scelte incoerenti da questo punto di vista, assistendo all'inserimento di rivisitazioni normative che anzichè mirare a unificare hanno teso  a dividere ulteriormente il settore, attraverso per esempio  l'inserimento della distinzione tra TPL "Puro" e "Lunga percorrenza" o anche, demandando alla contrattazione di 2^ livello, in un panorama nazionale di innumerevoli micro aziende con altrettanti contratti, aspetti fondamentali del rapporto di Lavoro; causando in questo modo un dumping contrattuale, oltre che salariale, tra Lavoratori paritari per mansione, cui si applica lo stesso contratto nazionale, ma che trovano poi nella realtà lavorativa specificità aziendali con sostanziali differenze normativa e retributive.

Quei "ritocchi" manutentivi hanno avuto il solo effetto d'innalzare di molto i livelli di produttività e di responsabilità per le maestranze. lasciando però pressochè inalterati i livelli economici retributivi delle stesse contribuendo, assieme al forte aumento dei costi delle materie prime e dei prodotti a largo consumo, all'odierno evidente disallineamento dei salari rispetto al dato inflazionistico e rendendo inadeguato il potere d'acquisto delle retribuzioni, impoverendo quindi le famiglie e generando la poca appetibilità del Lavoro nel settore.

Non a caso oggi le aziende del TPL, ma più in generale di qualsivoglia azienda di trasporto passeggeri, riscontrano grandi difficoltà nel reperire personale professionale, è la naturale conseguenza di salari, regole e responsabilità non allineate ai tempi  e lontane dalle dinamiche del vivere odierno.

Il rinnovo contrattuale deve assolutamente diventare l'occasione per confermare il ruolo fondamentale del trasporto passeggeri nella vita sociale dell'intero Paese, senza però tralasciare le esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici, quelle delle Aziende e soprattutto quelle degli utenti finali, i cittadini.

Per questo OR.S.A. Trasporti Autoferro TPL ritiene che il Trasporto Pubblico Locale debba essere considerato essenziale, irrinunciabile e orientato a garantire a tutti il diritto a una mobilità  certa nonchè aderente alle richieste, restando fuori dalle logiche economiche del libero mercato e mantenendo quindi una gestione prettamente pubblica.

Nel rinnovo in discussione andrebbe rivendicato, inoltre, il ruolo fondamentale del Sindacato come attore protagonista nel palcoscenico nazionale e mediatore tra la forza Lavoro, le Aziende e le Istituzioni; nella fattispecie OR.S.A. Trasporti Autoferro TPL ritiene d'essere pronta alle responsabilità esistenti nella sceneggiatura del sistema relazionale concertativo odierno che, considerate le numerose e importanti aziende in cui la nostra rappresentatività e rappresentanza risulta accertata, non può continuare a fingerne la non esistenza o a sminuirne la leadership in quel sindacalismo autonomo e di base che crede nel confronto come momento di crescita e collaborazione in ottica risolutiva, quel sindacalismo che, se non ancora a livello nazionale certamente in quello aziendale, risulta in forte crescita tra le maestranze e spesso superiore alle soglie numeriche di quello confederale.

Le presenti linee guida per la Piattaforma contrattuale di OR.S.A. Trasporti Autoferro TPL verranno discusse coi lavoratori e le Lavoratrici dai nostri rappresentanti sindacali territoriali in assemblee dedicate e in tutti gli eventi sul tema che promuoveremo sui diversi territori, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati.

 

Stampa | Mappa del sito
© OR.S.A. Umbria