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Assegni più corposi (regioni e Comuni permettendo)

PENSIONI: DA MARZO CEDOLINO AGGIORNATO ALL'ACCORPAMENTO DELLE ALIQUOTE IRPEF

(...... ma attenti all'aumento delle addizionali regionali e comunali)

 

Era previsto per aprile ma l'IPS ha fatto gli "straordinari" e la riduzione dell'aliquota IRPEF inserita nella manovra finanziaria 2024 (valida solamente per l'anno in corso), la troveremo già sul cedolino del prossimo mese di marzo con gli arretrati dei mesi di gennaio e febbraio.

In poche parole i redditi di lavoro e da pensione usufruiranno della soppressione dell'aliquota IRPEF al 25% (sino all'anno scorso applicata ai redditi da 15.001 a 28.000 €) e l'accorpamento delle prime due aliquote in una unica al 23% che determinerà una minor tassazione pari al 2% nella ricordata fascia di reddito. Ciò comporterà per lavoratori un aumento massimo di 260€ lordi/annui. A marzo quindi, troveremo fino a 20€ in più di pensione lorda e 40€ di arretrati. Lo rende noto lo stesso Istituto previdenziale  nel messaggio n.755/2024 che precisa inoltre come "Da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del D.Lgs. 216/2023".

Per completezza di informazione  dobbiamo segnalare come questo aumento non verrà integralmente goduto in quanto, ad una riduzione della pressione fiscale "nazionale", assisteremo quasi certamente ad un  incremento delle addizionali IRPEF regionali e comunali che in sede di conferenza Stato-Regioni il Governo Meloni ha concesso per evitare una riduzione degli introiti agli Enti locali. In tal senso Il Comunicato Stampa dell'Agenzia delle Entrate del 6 febbraio us . lo ha confermato precisando che "I Comuni, le Regioni e le Provincie  autonome hanno tempo fino al 15 aprile 2024 per adeguare la disciplina delle addizionali regionale e comunale alla nuova articolazione degli scaglioni e delle aliquote dell'IRPEF". Non un obbligo, ma una facoltà anche se abbiamo poche speranze che le amministrazioni locali non approfitteranno di tale opportunità .

Nell'attesa, come riporta il sito di Sky, alcune grandi città non hanno perso tempo nell'adeguare al rialzo le loro tasse indipendentemente dai contenuti della Manovra. Citiamo ad esempio l'addizionale comunale di Palermo e Napoli che passa dello 0.9% al 1% con un taglio stimato (a seconda degli importi) tra i 15 ed i 50 €annui.

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