SAPENS - Comunicati

 

S.A.PENS

SINDACATO AUTONOME PENSIONATI

OR.S.A.

 

 

Documento finale Consiglio Generale S.A.Pens- OR.S.A.

 

Il Consiglio Generale SAPENS-ORSA tenutosi il 21 e 22 maggio 2025 a Scalea ha esaminato ed affrontato, attraverso un ampio e approfondito dibattito che ha visto anche la partecipazione ed il contributo della Segreteria Generale della Confederazione, diverse tematiche sindacali accompagnate ad una analisi del momento storico  e sociale che il Paese sta vivendo.

Su quest'ultimo aspetto gli effetti degli attuali scenari geopolitici e macroeconomici stanno ricadendo pesantemente sule fasce meno abbienti della popolazione ed in particolare sulle persone anziane, ulteriormente penalizzate da un progressivo peggioramento dei servizi pubblici essenziali ad iniziare dalla Sanità e dalla Previdenza.

Grande preoccupazione è stata espressa per la guerra in corso in Ucraina e Medio Oriente che stanno registrando inaccettabili massacri, soprattutto tra i civili )con decine di migliaia di vittime tra donne e bambini nella striscia di Gaza= a cui l'Occidente assiste impotente.

I consistenti finanziamenti destinati al riarmo vanno a scapito del mantenimento di servizi sociali che risultano sempre più precari ed inefficienti, non più in grado di garantire adeguati livelli di prestazioni sanitarie in tutte le Regioni, favorendo così la privatizzazione della Sanità e l'incremento delle assicurazioni sanitarie.

Il Consiglio denuncia la strisciante discriminazione tra anziani residenti in Regioni diverse rispetto alla possibilità di accedere ad agevolazioni sociali e/o tariffarie, ad esempio nella Sanità e nei trasporti. Si impone un forte impegno del SAPENS nelle Regioni svantaggiate per sensibilizzare le forze politiche  e le istituzioni su questi aspetti.

Sulla previdenza profondo dissenso è stato espresso su quanto deciso dalla Corte Costituzionale che, con la sentenza n.19/2025, ha negato il diritto alla piena perequazione delle pensioni confermando la legittimità del parziale recupero dell'inflazione per le pensioni medio-alte, un taglio motivato da esigenze di bilancio e di solidarietà intergenerazionale.

Una pagina poco edificante frutto di una decisione "politica" non basata su ragioni tecniche, normative ed eque, definendo i tagli come un "raffreddamento della perequazione" (testuale) e ritenendoli per di più ragionevoli e proporzionati. Si è cioè motivato un prelievo forzoso come una misura economico-previdenziale, tralasciando il danno (perenne) prodotto ai pensionati che hanno lavorato una vita pagando fior di quattrini di contributi previdenziali. Non certo nababbi, ma persone con più di 70 e 80 anni spesso poco autosufficienti e bisognose di cure.

Un altro aspetto denunciato è stato quello legato alle pensioni di reversibilità che sconteranno una ulteriore penalizzazione per i tagli prodotti a monte e addirittura l'assoluta assenza di reddito con la quale si trova il coniuge superstite di un invalido civile. Una bruttura previdenziale che va assolutamente sanata.

Il Consiglio rinnova l'impegno del SAPENS a mobilitarsi contro questa ingiustizia sociale, aprendosi anche a collaborazioni con Associazioni, Sindacati e Movimenti di pensionati altrettanto impegnati. Dobbiamo lavorare per creare una sorta di "class action sindacale" che rivendichi il diritto ad una giustizia previdenziale oggi negata.

In tal senso va raccolta il segnale che pur ci dà una sentenza negativa laddove la Corte Costituzionale sottolinea la necessità di una disciplina più stabile e rigorosa della perequazione, sollecitando il legislatore a modificare il sistema in futuro per correggere eventuali squilibri. Va aperto un confronto a tutto campo con le forze politiche che siedono in Parlamento per riscrivere la norma e renderla stabile e non più un elemento variabile a seconda delle esigenze di bilancio del Governo di turno.

Su questi temi bisogna valorizzare il ruolo di laboratorio di idee che ha sempre caratterizzato l'attività sindacale del SAPENS pensando alla creazione di un centro studi che lavori alla costruzione delle piattaforme, alla presentazione di progetti e di iniziative di sensibilizzazione. Dobbiamo far sentire la nostra voce con forza per difendere i nostri diritti falcidiati da leggi ingiuste e da un fisco opprimente.

Sul Referendum del 8-9 giugno il Consiglio invita tutti i pensionati a recarsi alle urne ad esprimere il loro diritto di voto anche per smentire coloro che, nascondendosi dietro la facoltà all'estensione, puntano a dimostrare l'inutilità dello strumento referendario.

Sui contenuti dei quesiti posti il SAPENS, in linea con la storia delle lotte messe in campo dall'ORSA contro il Job Act e le norme che hanno pesantemente leso le tutele sul lavoro, esprime il voto favorevole ai primi 4 quesiti referendari lasciando, come sempre sui temi sociali, libertà di coscienza sul quinto quesito inerente l'accesso anticipato al diritto di cittadinanza.

Il Consiglio ha apprezzato l'intervento del Segretario Generale dell'ORSA che ha contribuito a rafforzare i rapporti interni alla Confederazione anche in funzione del prossimo Consiglio che tratterrà importanti temi politici e organizzativi. A tal riguardo il SAPENS ribadisce l'importanza dei valori e della storia che hanno portato alla nascita dell'ORSA che resta il punto di riferimento per lavoratori e pensionati.

Con questi presupposti è auspicabile il confronto e la collaborazione con altre realtà sindacali, tenendo però fermi i valori di indipendenza e autonomia che consentono al Sindacato di svolgere il ruolo di contrappeso sociale rispetto a Governo, forze politiche e istituzioni.

Sugli aspetti interni va:

  • definito il percorso pre-congressuale con l'obiettivo di preparare le linee programmatiche sulle quali basare il lavoro della prossima Segreteria Generale;
  • sostenuta e valorizzata la nostra stampa, la pubblicazione del Cicerone e delle newsletter che tanta attenzione e consenso hanno tra il corpo associato e non solo.

 

Letto, discusso ed approvato all'unanimità

 

 

 

 

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